GETTING MY TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI MILANO TO WORK

Getting My Traffico illecito di rifiuti Milano To Work

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Per l’attività di cui sopra, l’indagato aveva all’uopo concluso, for each conto e nell’interesse delle ONG, accordi per lo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti a bordo delle imbarcazioni con una società terza, al prezzo di € 8 al sacco, emergendo dalle investigazioni compiute la continua e sistematica miscelazione delle frazioni di rifiuti sanitari con le various frazioni di rifiuti solidi urbani o speciali non pericolosi prodotti a bordo delle navi, con ciò eludendo pertanto le disposizioni concernenti il diverso regime di trattamento imposto dalle legge for each tali materiali.

In altre parole, l’esistenza di una pianificazione e organizzazione della condotta, finalizzate alla gestione abusiva di rifiuti, sono ritenuti elementi strutturali del delitto dalla stessa Cassazione.

Le condotte oggetto di contestazione provvisoria avrebbero dunque consentito l’incremento del volume degli affari in capo al soggetto indagato, determinato dall’aumento degli approdi e degli scali tecnici presso i porti attenzionati, con ciò ingenerando l’attivazione della Procura catanese e l’emissione del provvedimento cautelare reale oggetto di impugnazione.

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Il punto

For each quanto concerne invece la classificazione dei materiali conferiti dalle navi condotte dalle ONG, come anticipato in precedenza, l’ufficio procedente riscontrava occur, difformemente dalle condotte accertate, i rifiuti alimentari, provenienti da paesi extra UE, avrebbero dovuto soggiacere alla disciplina di cui all’artwork.

cp, considerando nella realtà meritevole di fondare l’annullamento del sequestro preventivo un profilo non specificamente approfondito dal ricorrente, ossia l’interpretazione da attribuire ai concetti di «

Parimenti, il mero collegamento all’assetto dirigenziale della persona giuridica coinvolta nel procedimento potrebbe essere non indicativo del perfezionamento della condotta di “traffico”, ovvero pop over to these guys dell’operatività (in tal senso, l’indicazione della sentenza in commento for every cui sarebbe sufficiente a perfezionare il reato anche una mera condotta “diretta” alla gestione illecita dei rifiuti pare arretrare eccessivamente l’ambito di tutela della fattispecie).

Lo state of affairs normativo in Europa è pertanto alquanto variegato: a differenza dell’ordinamento italiano – caratterizzato dalla espressa previsione del delitto di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” (art. 452 quaterdecies

È obbligo rilevare che gli browse this site odierni indagati e destinatari della misura restrittiva, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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Sono cinque gli arrestati e altri sette gli indagati dell'operazione dei carabinieri del Noe di Milano che ha svelato un traffico illecito di rifiuti in Lombardia dal valore di un milione e 900mila euro. Le manette sono scattate questa mattina quando i militari del Gruppo per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Milano e dei vari comandi provinciali della regione hanno dato esecuzione a più misure cautelare emesse dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura del capoluogo lombardo.

Siffatti rifiuti, di natura pericolosa, debbono dunque essere raccolti e confezionati in appositi contenitori omologati a seconda della loro tipologia, consegnati alle ditte portuali concessionarie dei servizi di raccolta e occur tali annotati nei registri di c/s previsti dalla legge, ed infine successivamente sterilizzati in discarica ovvero direttamente in impianti di incenerimento; correlativamente, il comandante o il responsabile dei rifiuti della nave – appena in controllo del rifiuto da conferire – hanno l’obbligo di compilare il registro di c/s, conservando i formulari che verranno consegnati dalle ditte di trasporto e smaltimento.

Nel ricorso, infatti, viene valorizzato il ruolo assunto dal soggetto indagato, che si sarebbe innestato indefettibilmente all’interno di un meccanismo che conduceva al risultato finale di consentire lo smaltimento dei rifiuti ritenuti classificabili arrive sanitari a rischio infettivo prodotti sulle navi delle ONG, e dunque tale da integrare la specifica componente oggettiva del reato contestato[24].

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